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"Sonorités Oubliées"
nuovo progetto discografico del Proscenio Ensemble

A distanza di pochi anni da "O doux printemps d'autrefois" dedicato alla musica vocale da camera con clarinetto e pianoforte, ecco un nuovo lavoro discografico del Proscenio Ensemble dedicato al duo cameristico clarinetto basso e corno di bassetto e pianoforte.

Repertorio affatto scontato e che oggi difficilmente si ritrova nelle registrazioni quello proposto dal duo, che porta in luce perle anche fuori catalogo del repertorio del XIX secolo per clarinetto basso e per corno di bassetto.

Nel CD si possono apprezzare i caratteri cangianti di un secolo di musica e di diverse aree musicali dell'Europa occidentale, dall'opera italiana e francese della prima metà dell'800 fino alla liricità dell'operista belga Rasse di inizio XX secolo, le influenze della prima scuola viennese con Danzi e Rummel e della Nuova Scuola Tedesca in Klughardt.

Il viaggio proposto dal Proscenio Ensemble si caratterizza sicuramente per l'accento sulla grande cantabilità delle opere: clarinetto basso e corno di bassetto "cantano" anche nei momenti di più grande virtuosismo, come cantanti sul palco sulla scena...o sul, perdonatemi il gioco di parole, proscenio appunto.

Non sembra quindi casuale né fuori luogo la scelta di affiancare nel CD al repertorio cameristico anche i passi a solo del clarinetto basso dell'Emma di Antiochia di Saverio Mercadante e degli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer, ovvero i due momenti solistici che si contendono il primato del debutto dello strumento come solista nel repertorio operistico.

Stefano Ongaro dimostra inoltre di poter agevolmente alternare le esecuzioni al clarinetto basso e al corno di bassetto mantenendo intatta la personalità di entrambi gli strumenti: solido, corposo e profondo l'uno e più "chiacchierino" e leggero benché sempre capace di una dialettica seriosa e cupa il secondo.

Un plauso al Proscenio Ensemble per la ricercatezza del repertorio e la solidità con cui è stato affrontato, mettendo in luce le caratteristiche stilistiche di ogni singolo brano, offrendo un valido spaccato su un secolo di repertorio cameristico per strumenti così affascinanti e dalle mille possibilità espressive come il clarinetto basso e il corno di bassetto.